Si, mi piacciono gli sheng puerh, ma preferisco di gran lunga quando sono giovanissimi e arroganti.
Questa sera ho deciso di assaggiarne uno del 2002, rimasto troppo tempo nell’armadio a veder passare in tazza i suoi colleghi più giovani. E cosa mi sono perso!
Il tè in questione è stato prodotto su commissione da un cliente di Taiwan nel 2002 ed è stato lasciato maturare in ambiente secco nel Gaungzhou, subito dopo la produzione.
E’ reperibile oggi con il nome 2002 Little yellow mark da White 2 tea che vende qualche torta a 150 dollari l’una.
Ho davanti a me uno sheng puerh di quasi 14 anni, che a mio parere, è stato lasciato maturare con una qualità che rasenta la perfezione.
Uno sheng che inizia ad avere un’età interessante, che si è già trasformato negli anni, ma che pare pronto per una nuova metamorfosi.
Pensavo, infatti, di dovermi bere un classico puerh “adulto”, morbido e carico, con i suoi sapori intensi di sottobosco e invece mi sono trovato in tazza un “ragazzino”. Avete presente gli adulti che vediamo oggi vestire come gli adolescenti? Ecco, è lui!
Se lo avessi bevuto alla cieca lo avrei connotato intorno al 2007-2010.
E’ pronto ancora per una nuova maturazione.
Ho preparato questo tè con la mia yixing da 67 ml e 3 gr di foglie. Acqua San Bernardo a 100° e infusioni di questa durata: 15-20-25-30-35-40 secondi.
Le foglie secche sono marrone scuro opaco, tendenti al nero con qualche gemma dorata e pelosa e profumano leggermente di fiori.
Inserendo le foglie secche nella yixing riscaldata emanano un’aroma piacevole che ricorda il tabacco da pipa.
L’infuso è di color verde scuro con delle belle foglie. L’aroma ha note di tabacco e sottobosco.
Dalla terza infusione l’aroma si trasforma e le note di tabacco e sottobosco si perdono nel fondo lasciando emergere il profumo di fiori e un sottile incenso.
Il liquore non possiede il colore tipico dei puerh di una certa età ma si mostra in una tonalità giallo-arancio molto chiara.
La prima infusione è molto leggera con note di sottobosco e non mi ha particolarmente colpito, stonando rispetto al suo costo.
La seconda infusione si fa più intensa e “verde”, mantenendo sempre le note di legno e sottobosco, con un buon equilibrio tra dolce e amaro e in bocca ricorda un giovane sheng, per la gioia del mio palato.
Dalla terza infusione il puerh si trasforma. Le note di sottobosco si perdono nello sfondo e il tè diventa dolce con note di prugne, fiori e miele.
Mi piace tenerlo in bocca e farlo ruotare, sembra pastoso ed è delizioso.
Il liquore è secco, dovuto alla tipologia di stoccaggio, è morbido e dolce.
Possiede una discreta lunghezza e nel finale lascia una piacevole e leggerissima astringenza nella parte centrale della lingua ma allo stesso tempo provoca salivazione sulla punta.
Chi me lo regala per il compleanno?????